giovedì 29 marzo 2018

Gelato al cioccolato [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI GRATIS DI ECONOMIA]


Gelato al cioccolato, dolce e un po’ salato, tu gelato al cioccolato. Leggo la notizia e mi scappa da ridere. Penso a Salvini e me lo immagino al bancone di una gelateria mentre chiede un gelato al cioccolato. Che dire, non smetto di ridere. Andava bene anche la nocciola. Il bacio. Insomma, andava bene più o meno tutto. La notizia vera non fa del tutto ridere. C’è da pensarci un po’ su. Ciò che è vero, o sembra vero, è che Salvini ha chiesto un gelato e non gli è stato servito perché la commessa di turno, non serve i razzisti. Continuiamo a restare leggeri ancora per un po’. Non servire un gelato a chi viene tacciato di razzismo, è da considerarsi razzismo? Oppure resta un gesto dovuto. Oppure è qualcosa che non si deve fare e basta? È giusto negare qualcosa a qualcuno accusandolo di qualcosa che noi stessi stiamo facendo? Insomma, non entro nel merito politico, non me ne frega nulla.

Dietro a Salvini come dietro ad ogni politico, c’è un mondo di verità dette come di bugie, di voci amplificate e di frasi taciute, sentite da pochi, ingigantite e gettate in pasto a tutti. Un uomo entra in gelateria, chiede un gelato, e gli viene negato. La vicenda non termina qui. Si narra che la commessa sia stata licenziata, non per il gesto in sé, ma dopo una telefonata di Salvini alla gelateria. La lamentela avrebbe fatto, sempre secondo queste voci, prendere come provvedimento da parte della proprietà della gelateria, un provvedimento molto duro. Licenziamento. Da qui la madre che scrive a Salvini, la gente indignata che scrive alla gelateria, la gelateria che scrive al mondo. Aveva un contratto a termine, è terminato. Fine del lavoro. Così dicono. Sappiamo tutti come gira il mondo. Sappiamo tutti cosa ci accade quando qualcuno di una nazionalità diversa ci guarda male per le strade della nostra città. Sappiamo tutti cosa ci succede quando abbiamo voglia di un gelato. Salvini ora sa anche cosa si prova quando chiede un gelato e glielo negano. Il mondo del web indignato perché se è vero che Salvini ha telefonato alla gelateria, allora è vero anche che una ragazza è senza lavoro a causa sua. Salvini e la gelateria negano questa telefonata. Ma diciamocela tutta, chi non si è mai visto negare qualcosa al ristorante o in un bar, fosse anche solo un semplice buongiorno, e non si è lamentato. Cosa fa scalpore allora? Che nella vicenda ci sia un uomo politico? Che si parli di razzismo? Che il gelato va fatto sempre a tutti? Che non si mischia il lavoro con la vita privata? Che di gelaterie ce ne sono tante per farsi venire il nervoso se non ti servono il tuo gelato? Personalmente mi è capitato che il gelato facesse schifo e lo lasciassi sul bancone dopo appena averlo assaggiato. Mi è anche capitato di ordinare un chilo di gelato e di sentirmi chiedere dalla commessa “lo mangi subito?”. Ho risposto “ma certo, volevo appunto chiederti un cucchiaio!” Lasciate perdere il razzismo dove non c’è e telefonate con lamentele fatte o non fatte. Salvini è una persona che conoscono tutti. Ora conosceranno in tanti anche la gelateria, la commessa licenziata e il gelato al cioccolato. Scherzo, guai a nominarlo che poi c’è chi ci resta male. Mi è venuta voglia di gelato, spero me lo servano anche se sono un po’ stronzo. Che poi mi tocca chiamare il titolare e dirgli la verità.
Franco Quadalti


<script async src="//pagead2.googlesyndication.com/pagead/js/adsbygoogle.js"></script> <!-- Frank Display --> <ins class="adsbygoogle"      style="display:block"      data-ad-client="ca-pub-4203480725111102"      data-ad-slot="7148722043"      data-ad-format="auto"></ins> <script> (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); </script>

Nessun commento:

Posta un commento