martedì 13 marzo 2018

Wondy [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI PDF GRATIS]


Alessandro è un giornalista italiano. Francesca, era una scrittrice, giornalista, blogger. Si erano conosciuti sul lavoro come milioni di altre coppie. Le prime uscite, la scoperta da parte di Alessandro di essere “la quarta scelta” per Francesca. Un po’ come dire “sei rimasto tu, vediamo come va”. Poi da cosa nasce cosa, e spesso nasce bella. Lo stesso mondo da condividere, le stesse passioni, due figli insieme. Amore che nasce e cresce, coltivato, condiviso, messo a nudo. Poi la vita sbatte contro la vita stessa e cambia strada. A volte maledettamente lo fa e non sai mai dove andrai a finire. A volte la vita sceglie la coppia, a volte uno solo dei due, poi si sa, ciò che accada a uno, cambia anche l’altro. Francesca si ammala di tumore. Qui si potrebbero scrivere pagine e pagine, sul dove, sul quando, sul perché. Non serve a nessuno. Succede e si va fino in fondo.
Dopo la notizia, la strada diventa polverosa e dissestata, incerta. Poi crolla e Francesca cade. Che te ne fai di una spiegazione sul perché possa succedere? Ne ho sentiti tanti di  ”perché io?”. La vita sa dire “e perché no?”. Non ci sono perché, e se ci fossero, a chi interessano veramente. Ti tolgono tempo, energie, forse ti tolgono anche la forza di continuare a camminare. Quando Francesca è entrata in questo sentiero, Alessandro è rimasto lì con lei a sporcarsi le scarpe e le mani. L’ha accompagnata fino in fondo, poi l’ha persa per sempre. È morta. Certo, si era capito, ma le parole usate sono quelle giuste, è morta. Inutile arricchire o abbellire questo fatto. Nessuno ha lasciato nessuno, nessuno se ne è andato, nessuno ha ceduto o abbandonato. È morta. Fine. Per Alessandro non è finito nulla però. Vede gli occhi di Francesca negli occhi dei due figli, forse anche nei gesti, forse guarda gli oggetti lasciati lì, per casa e si ricorda, la sente, la vive ancora. Ma è morta. Allora decide di scrivere, di lei, di Wondy come era chiamata. Nessuna storia a lieto fine. Non cerca di far vivere ancora Francesca, non cerca di salvarla nel libro. La racconta, semplicemente. Dice a tutti chi era lei, chi era lui. Dice a tutti chi erano insieme. Quell’insieme che non torna, non può tornare nemmeno se Alessandro profuma di lei le pagine del libro. Non torna nemmeno se in ogni pagina c’è la sua vita. Non si torna da lì. Quello è un viaggio di sola andata. Chi va per primo, poi, dicono, si salva per sempre e aspetta gli altri. Mi è sempre piaciuto nelle persone il dire le cose come stanno.
Semplicemente un libro. “Mi vivi dentro”, il suo titolo. Parole scritte che restano negli occhi prima ancora di arrivare nel cuore. Un luogo. Come se Francesca avesse solo cambiato forma, per entrare dentro ad Alessandro, un posto più caldo della vita stessa. Lei è morta. E questo non cambia, non cambierà, ma Alessandro ci racconta che sa dove andare quando le manca fino a fare male. Forse chiudi gli occhi e la vede. Chi legge il libro, mentre lo fa, la sente. Alessandro ha voluto questo, che tutti lo sapessero. Che nulla andasse perduto per nessuno. Francesca è morta. Ma solo per tutti gli altri.
Lei è Francesca Del Rosso. Lui, Alessandro Milan. Mi vivi dentro, le sta dicendo. E lei ascolta.
Franco Quadalti

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