domenica 24 settembre 2017

Animali ed esseri umani [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI GRATIS]


In questi ultimi giorni abbiamo ascoltato notizie terrificanti sul rapporto cane ed essere umano. BRESCIA: Una bambina di un anno è morta azzannata da due pitbull di famiglia. È accaduto a Flero, in provincia di Brescia. Grave ma non in pericolo di vita il nonno che ha provato inutilmente a salvarla. Tutto è successo intorno alle 19.30, quando la piccola, da sola in casa con l’anziano, è stata letteralmente ‘assaltata’ dagli animali mentre giocava in giardino. Il nonno ha provato a intervenire ma è stato ferito a morsi senza riuscire a sottrarla ai cani.  Spesso vediamo sui social delle foto postate che inquadrano un bambino o un adulto con il proprio cane, e noi cosa facciamo? La maggior parte di noi ne rimane emozionata, aggiunge reazioni di stupore, di positività, commentando con affetto, non nascondiamolo! 


Ma, poi, quando succedono questi episodi siamo i primi a condannare questi animali, perché, immediatamente, affermiamo: “sono delle bestie, cosa devono capire”. Non riflettiamo mai, però, sul padrone, su quella persona che si prende cura del suo animale.  Come viene allevato? Come viene educato? Ha chiesto consigli? Ha chiesto aiuto a un istruttore? L’aggressività predatoria è diretta verso una persona, animale o cosa (es. macchina o bicicletta) percepita come preda. Generalmente la “preda” è in movimento. 

A volte i bambini piccoli vengono identificati come preda, ma questo accade quasi sempre in soggetti che non hanno avuto contatti con bambini, specialmente nei primi tre mesi di vita. E’ per questo che i padroni di cani che non hanno avuto mai contatti con bambini, devono portare molta attenzione nel caso di una nascita o altre situazioni a rischio. Con questo, non si sta giustificando l’animale, ma, sinceramente, neanche il padrone! La notizia di Brescia sconvolge, ma lasciare una bambina con due cani grandi, fa pensare ad una condanna agli animali o all’essere umano? Se dovessimo dare importanza al pensiero di tante persone che affermano che gli animali non possono capire, in questo caso cosa dovremmo dire? Dovremmo dire che l’essere umano, avendo la ragione, avrebbe potuto evitare l’accaduto, prendendo coscienza che una bambina, così piccola, non si lascia sola. Quindi non dovremmo essere noi stessi a condannare il nostro comportamento? A condannare il modo in cui viviamo, dando poca importanza a tutto? Perché pensare che la colpa è soltanto di quei due cani, dei quali, molti affermano che“non hanno il lume della ragione”, si sono scagliati contro la bambina. Ma, con onestà, mi chiedo, cercando una risposta plausibile, i tutori della piccola dov’erano? Perché hanno pensato che tutto potesse andare bene, lasciandola lì sola con i loro due cani? Forse perché come tutti coloro che hanno un animale, cresciuto in casa, non può o non vuole pensare di avere allevato due “bestie”. Perché coloro che amano i cani, non penserebbero mai che quei due animali avessero potuto reagire così. Quindi condanniamo i cani perché non hanno la ragione, ma gli essere umani hanno il lume della ragione? Siamo dinnanzi a delle domande continue perché se tutti fossimo sinceri diremmo le cose come stanno, e non staremmo qui a cercare di condannare qualcuno, ma staremmo qui a cercare di riflettere su ciò che succede intorno a noi.  Non nascondendo i nostri pensieri, non puntando il dito, ma aprendoci, ascoltando, agendo e soprattutto imparando dagli errori commessi da noi stessi ma anche dagli altri. Tutto quello che accade può insegnare qualcosa, basta cogliere l’essenza delle cose, mettendo in atto un’azione che può aiutare chi subisce un accaduto del genere e aiutare noi stessi a prevenire, aprendo le nostri menti usando intelligenza. Ho letto tanti commenti sui social, riguardante questa vicenda, il mondo virtuale si è spaccato in due parti, perché molti condannano i cani con attributi come “bestie senza cervello”, e molti condannano i genitori con attributi come “irresponsabili” poiché la bimba di un anno è stata lasciata sola con questi due cani e con il nonno che solo non sarebbe riuscito a placare i due animali.


Ma se noi tutti, utilizzassimo internet, e vivessimo questa era 2.0, non postando, soltanto, foto per ricevere like, ma per l’informazione, per indagare, per scoprire, per curiosare su determinati argomenti, le cose non cambierebbero?  Il Pitbull è una delle razze di cani più conosciute e la cui reputazione continua a non essere delle migliori a causa di alcuni comportamenti aggressivi e degli episodi spiacevoli che li hanno avuti come protagonisti. Tuttavia, non si può generalizzare e associare l'aggressività a questa razza e bisogna ricordare che molti cani si comportano in maniera conforme a come sono stati educati. Se queste persone avessero saputo questo e avessero fatto delle ricerche approfondite, se avessero chiesto informazioni, se avessero indagato, le cose come sarebbero andate? La colpa è dei cani che non hanno la ragione o degli essere umani che la posseggono ma non la usano?
Ilenia Cicatello

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