domenica 13 agosto 2017

Shakespeare un italiano in Inghilterra [DOWNLOAD DISPENSE GRATIS LIBRI]



Quando parliamo di Shakespeare ci vengono in mente opere come "Romeo e Giulietta" o il "Macbeth" e si comincia la litania di dove sia nato e cosa abbia fatto. A me Stratford Upon Avon fa venire in mente " once Upon a time" ed è come una bella favola si aprono le porte che dischiudono un paesaggio magnifico come quello del grande talento di Shakespeare per dipingere l'animo umano con le sue meraviglie e le sue crudeltà. 
Per quante premesse accademiche si possano fare nulla mi annoierebbe di più che leggerne la bibliografia, ma una domanda dovrebbe sorgere spontanea "perché piace così tanto?". È uno scrittore sempre attuale e se lo dovessimo mettere a confronto con la cronaca nera, ci sarebbero tanti di quei rimandi ai suoi lavori da far apparire l'opera giornalistica come una scopiazzatura per vendere all'audience.
A scuola mi veniva detto "leggete il passo X fino al punto Y e traducete", che ricordo brutto. A me interessava capire il perché di certe scritture e perché fossero arrivate così vivide fino ai giorni nostri, e certamente ad uno studente non interessano i tecnicismi da ricercatore universitario.
Io me li immagino Romeo e Giulietta nella loro adolescenza, con tutto l'entusiasmo e gioia di vivere che porta con sè, belli innamorati e a cui viene detto di "no". Anch'io avrei provato con grande convinzioni a realizzare il mio sogno di giovinezza fresca e lucente! Cavolo se ci avrei provare! 
Ma voi ve lo immaginate quel gran pezzo di "amico" di Jago, che per una nomina sfuggita, tesse una tela tanto sordida da portare ad un omicidio? Be' ci sarebbe da dire che si tratta di opere letterarie, e ci sta tutto, eppure se scorriamo le notizie di un giornale ci imbattiamo in qualcosa di ugualmente destabilizzante. Perché per quanto noi ci proviamo ad essere sognatori, Shakespeare ci sbatte in faccia quello che siamo veramente non solo nelle nostri notti da incubo ma anche nel sogno come in "Una notte di mezza estate", con Titania e Oberon. E qui il cuore e la mente volano in alto e ci facciamo cullare dalla fantasia e dalla leggerezza, anche se l'inganno corre veloce. Sì, l'inganno è quello stratagemma di richiamo greco che, nelle commedie shakespeariane, diventa anello portante e burattinaio. Tira le fila e fa muovere gli attori, li confonde e li diverte, li mette davanti alla cruda realtà e gli fa analizzare un io così profondo che era stato costretto alla catena in una censura dittatoriale. Come in "Troppo rumore per nulla", che divertimento! Benedetto, Ero....ma che gran girovagare di scambio di persone per chiudere in bellezza un amore! Le soap opere brasiliane un fico secco!
 Eppure nei miei ricordi di ragazzina fu Shakespeare a rapirmi e non quella noiosa della mia insegnante di inglese, ecco la sua forza e la sua maestria.
Una grande verità aleggia in lui e di cui ognuno di noi dovrebbe fare tesoro:
"When remedies are past, the griefs are ended
By seeing the worst, which late on hopes depended.
To mourn a mischief that is past and gone
Is the next way to draw new mischief on.”
(Quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi, perchè si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali)
“The robb’d that smiles steals something from the thief
He robs himself hat spends a bootless grief”
(Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso).
I film che più vi possono aiutare ad apprezzare le opere di Shakespeare sono quelli interpretati da Kenneth Branagh, lo trovo superbo in qualsiasi delle parti da lui interpretate!
Shakespearatevi! 
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