lunedì 14 agosto 2017

Una scorta di buonsenso [DOWNLOAD DISPENSE GRATIS]


Melius est abundare quam deficere è una locuzione latina di incerta origine che, tradotta in italiano, significa: meglio abbondare che scarseggiare. Come si dice dalle mie parti, fai scorta. Assicurati di avere qualcosa in abbondanza. Cerca di essere certo di non avere mai mancanza. Scorta. Quindi come posso accostare questa locuzione a Roberto Saviano, scrittore e saggista italiano quasi quarantenne? Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro Gomorra (il suo romanzo d'esordio che lo ha portato alla notorietà) ha utilizzato la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della Camorra e della criminalità organizzata in senso più generale. Questo come direi io...può essere un problema. Difensore delle scelte, posso solo che ammirare il suo coraggio. Ha detto, si è esposto, ha urlato. Poi succede che delle scelte devi pagarne il prezzo, ma forse questa volta questo prezzo ha un valore molto alto da poter affrontare da solo in modo cosciente. Ne nomino due, senza troppi preamboli o spiegazioni. Falcone e Borsellino. Due che se scrivi "Mafia" anche il T9 ti aiuta e te li scrive di default. Hanno scelto con il sorriso stampato in faccia. Si sono guardati negli occhi e si sono detti che prima uno e poi l'altro l'avrebbero pagata cara...scorta o meno. Si perché a due con la faccia così, devi dargliela la scorta. Devo dargli la sensazione che di "protezione" ne avranno molta, in abbondanza. Poi invece, vaffanculo. Ma loro ridono ancora. Hanno vinto e basta. Saviano ha messo nero su bianco con Gomorra uno stralcio di vita familiare. Una parte di bel paese. Ha aperto la finestra su una parte di Italia affondata da una malattia che non so, forse incurabile. Ha avuto coraggio e il coraggio qui da noi si paga con notti insonni, con la paura, con la vita anche. Sopratutto poi quando nomini il vero regime. Saviano ha una scorta. Personalmente ho sempre inteso una scorta come un impianto di allarme. Per quanto bene tu possa pensarlo, per quanti soldi tu possa spendere, non avrai mai la certezza di tenere fuori i ladri. Per quanto tu possa essere protetto, per quanto tu possa avere abbondanza di aiuto nel guardarti le spalle, non sarai mai certo di staccare il giorno dopo nel calendario. Dipende da tante cose quindi, da cosa hai in casa, da quanto fa

gola la tua proprietà, da quanti soldi hai, da quanto hai parlato, da quanto conti, nel bene, nel male. Saviano quindi ha una scorta. Ne ha pestati di piedi. È abituato a far parlare di se. Figurati poi che gli frega a uno come lui del leader del carroccio. Si, il carroccio, la bella Lega. Quella che tira fili spinati virtuali, e alza muri di pietra intorno alla nostra nazione. Lo so, è sia riduttivo che sbagliato sintetizzare il programma politico di quello che è forse l'unico a sbattere il pugno sulla tavola in un circus di promesse mai mantenute. Però io non sono né un politico ne uno scrittore. La questione immigrati tiene banco tra Saviano e il leader della Lega Salvini. "Bufale" dice il primo. "Ti tolgo la scorta" sentenzia il secondo. Come bambini. Tu mi hai detto, allora io ti faccio. Solo che qui le questioni non sono l'armata marrone e quella blu nei soldatini di plastica. Qui ci sono in ballo questioni grosse. Minacce. 

"Se andiamo al governo, dopo aver bloccato l’invasione, gli leviamo l’inutile scorta"...dice Salvini. "È imbarazzante" afferma lo scrittore, "il suo linguaggio, sgrammaticato..." Della guerra fatta con quei soldatini, resta l'età dei contendenti. Bambini, bambinate, stupidaggini. Un governo non risolve la questione immigrati con una legge, un governo non toglie una scorta. Non può farlo. L’assegnazione della scorta a Saviano, come agli altri cronisti minacciati dalla mafia non è decisa su richiesta dell’interessato e neanche per volontà dei governi in carica, ma è la conseguenza di un reale pericolo per l’incolumità fisica del cronista, valutato da organi terzi. Quindi, Salvini, è male informato. Saviano dal suo canto sembra più una bambina offesa dalla compagna di classe. I toni, più che i contenuti, sono infantili. Bambini, bambinate. Servirebbe davvero una scorta, ma di buon senso. A entrambi.
Franco Quadalti

https://drive.google.com/file/d/0B3gEQ4Y3gvH1WXplZXJBZ1lVaTg/view?usp=sharing

Nessun commento:

Posta un commento