giovedì 16 novembre 2017
Sto bene... [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI GRATIS]
Due parole che si usano spesso o forse sempre per nascondere un malessere interiore che durante le prime settimane non si nota all’esterno e si riesce a tenerlo sottovoce, dentro un corpo che inizia ad ammalarsi.
Tutto parte dalla testa. È lei che comanda.
La causa scatenante è non sentirsi accettati.
Un mezzo che distrugge è lo specchio in cui ci si guarda per la prima volta con occhi che non sono gli stessi di prima, sono occhi che vedono le persone stare bene in una società, che vedono le persone con un fisico da urlo, che vengono apprezzate, che ricevono complimenti, che dinnanzi a quegli occhi sono “perfette”.
Cosa succede alla mente?
La mente elabora un’immagine del corpo differente da quella che realmente si ha.
Si diventa affamati di quella immagine, tanto da decidere di soddisfare quella fame col cibo, tanto cibo, una vera e propria “abbuffata”, da mettere in atto in qualunque ora del giorno, anche di notte.
Lo stomaco si sazia, il corpo si guarda allo specchio, la mente reagisce. Si innesca il “senso di colpa”.
Quel senso di colpa che porta a svuotare il corpo e l’anima.
Inizia la lotta contro se stessi.
“Mangio quello che voglio ma riuscirò a dimagrire”.
Così la via più facile viene scelta consapevolmente!
“Mi nascondo e provoco il vomito”.
Dove? Ovunque!
All’inizio con paura, dopo con furbizia.
“Mamma, papà, posso alzarmi dalla tavola? Devo preparare lo zaino per andare a scuola domani e devo fare la doccia”.
Nessuno risponde no.
Quindi dopo essere sazi e aver mangiato di tutto, dimostrando ai genitori che ci si nutre, si va in quel bagno e si decide o di usare il water, rischiando che qualcuno possa sentire il rumore, o si opta per la doccia, perché “lì dentro nessuno vede e grazie al getto dell’acqua nessuno sente”.
“Mi sento libera”.
Si finisce e si è soddisfatti, perché domani quella pancia inizierà a diventare piatta, perché domani forse si riceverà un complimento, ci si sentirà apprezzati anche dalla persona di cui ci si è presa una cotta, ma che guarda i difetti e ha anche il coraggio di dirlo con estrema cattiveria.
Passano i giorni, ma guardandosi allo specchio non si vede nessun risultato.
Perché non pesarsi?
“Mai pesarsi! Lo specchio dice se sono dimagrita”.
“Perché sono grassa? Perché non sto perdendo peso?”
La disperazione inizia a prender piede e da quel momento, non si parla più di “senso di colpa” ma di “farsi del male”.
Da qui il passaggio da bulimia, “mangio tanto e poi mi libero” ad anoressia “non mangio, il mio corpo è in punizione”.
Il malessere diventa evidente agli occhi di tutti.
“Lo specchio dice che sono grassa, la gente ripete che sto male, ma io sto bene”.
“Sono stanca, non riesco a dormire, non ho le forze, non voglio vedere nessuno, non sono pronta a farmi vedere ancora”.
Il malessere corporeo e fisico passa all’anima.
Il pianto è una routine, stare a letto diventa un’abitudine, non volersi bene diventa normale.
Il malessere supera la volontà di andare avanti, il pensiero va oltre la realtà, si pensa alla morte come unica soluzione per stare bene.
“Mi taglio così, giorno dopo giorno, affondo di più la lama”.
Si prova a rischiare la morte ma non tutti hanno il coraggio di farlo.
Non tutti hanno il coraggio di affondare quella lama, non tutti hanno il coraggio di bere bevande tossiche, non tutti hanno il coraggio di stare appesi e gettare giù la sedia, non tutti hanno il coraggio perché sanno il male che fanno a loro stessi e che possono provocare alle persone che li amano, non tutti hanno il coraggio perché sono ancora consapevoli e lucidi!
Non aspettate che si perda la ragione!
La vera soluzione è chiedere aiuto e farsi aiutare!
“Ho deciso di salire sulla bilancia, ho perso 15 kg nelle ultime 4 settimane, sono stata ricoverata, sono disidratata, mi danno gli ansiolitici, mangio gli omogenizzati”.
La soluzione è parlare e non chiudersi in se stessi, la soluzione è VIVERE!
“Sono uscita dall’ospedale, ho avuto paura.Voglio stare bene”.
Non abbiate mai vergogna di voi, siate fieri della persona che siete, siate superiori alle critiche, siate tenaci, dovete credere in voi stessi e ACCETTARVI!
La perfezione non esiste!
“Sono salita sulla bilancia, ora lo faccio spesso, sto prendendo peso come speravo. Sono felice, sono VIVA. Adesso STO BENE!”.
Amatevi di più!
Ilenia Cicatello
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