venerdì 24 novembre 2017

Una vita in mani sbagliate [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI PDF GRATIS]


Per i medici del pronto soccorso dell’ospedale Pertini di Roma era solo
“stress”.
Dopo un calvario di ore una 14enne muore il 6 novembre.
La ragazza si è sentita male pochi minuti dopo essere entrata a scuola.
Viene chiamata l’ambulanza e la ragazza viene tenuta in osservazione per circa due ore.
I medici dicono alla madre che è stress e solo dopo insistenze fanno una tac e scoprono la causa, l’aneurisma.
Un aneurisma cerebrale è una dilatazione patologica della parete di un vaso sanguigno, solitamente un’arteria, presente nel cervello.
Questo rigonfiamento del vaso arterioso si viene a creare per lo sfiancamento della parete del vaso stesso, spesso favorita da problemi di ipertensione.
Nel punto dov’è più debole, la parete si stira, si assottiglia e si dilata.
Se l’aneurisma cerebrale dovesse rompersi, la conseguenza è un’emorragia che può causare danni irreversibili al cervello, fino allo stato vegetativo permanente e alla morte.
Spesso non vi sono sintomi evidenti.

Il sintomo più rappresentativo è un forte mal di testa, improvviso, violento e spesso accompagnato da vista offuscata o paralisi facciale.
Ho voluto scrivere riguardo il significato di “aneurisma” e dei sintomi perché è meglio essere a conoscenza di ciò che può accaderci, visto che, ad oggi, la nostra vita è in mani sbagliate.
“Oggi, per fortuna, le metodologie diagnostiche e la chirurgia permettono di individuare e intervenire sulla maggior parte degli aneurismi cerebrali a rischio di rottura”.
Ho evidenziato questo ritrovamento su internet e, diciamo la verità, lo sentiamo sempre quando guardiamo un programma di medicina.
Ma se dovessimo soffermarci su ogni parola, cosa pensereste? Cosa direste?
Io direi che è assurdo!
Sentiamo sempre parlare di sviluppo delle tecniche metodologiche, diagnostiche, dei corsi di aggiornamento seguiti dai medici, delle nuove apparecchiature utilizzate.
Mi viene spontaneo chiedermi, ma se si parla di tutto questo, perché la ragazza 14enne è morta?
Perché c’è voluta l’insistenza per effettuare una tac che, se fatta prima, avrebbe potuto salvarla?
Perché, se si parla positivamente della medicina, dell’aiuto che può dare, dei nuovi mezzi che può utilizzare, non si mette in atto tutto?
Per mancanza di volontà? Per mancanza di conoscenza? Per mancanza di cosa?
Se dovessi continuare, le domande non finirebbero mai.
Ma le solite giustificazioni, quelle che spesso ci si sente dare è la mancanza di tempo o la mancanza di personale.
Cercate di risolvere questi problemi, se veramente sono i motivi per cui molta gente muore!
Perché quel tempo non restituirà la figlia a dei genitori disperati dal dolore, quel tempo non potrà essere vissuto da una ragazza che muore a soli 14 anni, quel tempo rappresenta la nostra vita!
PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO TEMPO!
Ilenia Cicatello

https://drive.google.com/file/d/1pXPCKwEbIMNRQ-FU4HeKr6ZeI_DQMsCr/view?usp=sharing

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