martedì 10 ottobre 2017
Diceva che mi amava... [DOWNLOAD DISPENSE APPUNTI RIASSUNTI GRATIS]
“Mi faceva sentire più bella.”
Francesca (nome di fantasia), ha avuto il coraggio di denunciare!
“E’ stato un percorso difficile e doloroso, iniziato a Gennaio. Soltanto a Dicembre dell’anno scorso ho smesso di frequentare quella palestra dell’orrore e ho trovato il coraggio di parlare e di denunciare: prima confidandomi con il mio fidanzato, poi con la mia famiglia, quindi con una psicologa e con la onlus Prometeo per la lotta alla pedofilia, infine raccontando tutto alla magistratura.”
La PEDOFILIA, è un termine che deriva dal greco ed etimologicamente significa “amico del bambino”.
Ma sta ad indicare la perversione sessuale caratterizzata dall’attrazione sessuale nei confronti di bambini e neonati che si differenzia dal termine PEDERASTIA che fa riferimento allo stesso tipo di perversione nei confronti di individui adolescenti.
La diffusioni di reati di pedofilia è considerata altissima. Il 10-30% circa dei bambini subisce molestie sessuali entro i 18 anni.
L’attrazione del pedofilo può essere rivolta sia verso i bambini sia verso le bambine, ma sembra che quest’ultime siano le vittime più frequenti (88%).
Da allieve del corso di karate a baby fidanzate dell’allenatore adulto.
Carmelo Cipriano, 43 anni, arrestato è finito in carcere con le accuse di prostituzione minorile, violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minori e detenzione di materiale pedopornografico.
“Aveva molta confidenza con me e con molte ragazzine che frequentavano la palestra. Inizialmente ti faceva sentire più forte e più bella…”
Da qui scaturisce la dipendenza di questa ragazzina nei confronti di uomo adulto che sa come “giocare” con lei.
“…poi diventava morboso. Usava tecniche di manipolazione raffinata, a ognuna faceva credere che era innamorato, diceva che si era separato dalla moglie. Era abile e pericoloso”.
Da qui l’elaborazione degli accaduti che non rappresentano un “rapporto normale”.
Da qui la consapevolezza che quello che accade è sbagliato.
“Ho le mie crisi, dei momenti di debolezza. Anche i miei genitori vivono un forte senso di colpa. Ma ci sono. E spero che insieme sapremo recuperare”.
È importante la consapevolezza, ma è fondamentale l’aiuto!
Chiedere aiuto non è sintomo di fragilità, è un passo avanti per la libertà, la libertà da un uomo che abusa, la libertà di uscire da quella situazione, il potere di prendere la vita in mano, la volontà di affrontare quello che sta accadendo, quello che lesiona l’anima, che lascia una ferita profonda, che cambia una ragazzina innocente, che fa crescere “troppo in fretta” una ragazza che ha creduto in un amore “malato”, che cambierà il suo essere.
“Non è stato facile. Ma dopo aver denunciato ho ricominciato a vivere. Sono sempre stata positiva. Non voglio essere quella che si piange addosso, non voglio far pesare la mia storia. Voglio aiutare altre ragazze come me. Sarà il mio impegno”.
È importante:
- L’informazione
- Chiedere aiuto
- Avere fiducia nella famiglia
- Avere fiducia nella legge
- Avere fiducia in se stessi
- Combattere
- Affrontare
- DENUNCIARE
Quello che accade cambia la vita, ma noi possiamo cambiare la nostra di vita!
Ilenia Cicatello
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